CONTROLLO PASSEGGERI.
MAGGIORI CONTROLLI PER I VIAGGIATORI: SCHEDATI TUTTI I PASSEGGERI.
I Ministri dell’Interno di 28 paesi europei tra cui l’Italia hanno approvato a Bruxelles un accordo che prevede maggiori controlli per i viaggiatori che si spostano nell’Unione europea.
In particolare, l’accordo prevede che le compagnie aeree siano tenute a conservare dati anagrafici e molti altri dati importanti dei passeggeri, rendendoli accessibili alle polizie senza alcuna criptazione per i primi sei mesi, e una procedura più complessa per i successivi quattro anni e mezzo.
Verrà così costituito un Registro dei dati dei passeggeri aerei (PNR) nel quale verranno schedati tutti i passeggeri di voli nazionali europei ed esteri. Oltre ai controlli sui viaggiatori saranno previsti controlli più stringenti su internet, sul web, al fine di contrastare il terrorismo.
Queste tematiche sono state analizzate nei giorni scorsi in seno agli organismi dell’Unione Europea.
Il COREPER Giustizia ed affari Interni svolge un ruolo fondamentale nell’elaborazione delle politiche dell’Unione europea in materia di sicurezza ed in questo periodo è in corso un dibattito per rafforzare la sicurezza all’interno dei paesi dell’Unione europea.
In particolare, i vari rappresentanti hanno posto l’attenzione sui vari social network e sul potere mediatico degli stessi per reclutare i terroristi; proprio al fine di contrastare questo profluvio di odio gli esperti dell’Unione europea stanno studiando un protocollo antiradicalizzazione denominato European Union IT form.
Infatti, i ministri degli Interni Ue incontreranno i giganti del web (Twitter, Facebook, Microsoft, Apple, Archive.org) per arrivare alla costituzione della Piattaforma centrale europea.
Sempre riguardo la politica di sicurezza la principale novità si chiama IRU, l’Internet Referral Unit e servirà a contrastare gli oltre 46mila account twitter usati dai sostenitori dello Stato Islamico, attraverso la condivisione di una strategia comune tra i vari paesi degli Stati membri.
Nello specifico, tutti i dati raccolti attraverso il web verranno poi “immessi” nelle banche dati presso il Counter Terrorism Center, all’AJA. In quei server dovrebbero finire anche i dati ricavati dal PNR (il Passenger name record), ovvero il codice numerico che viene associato ad ogni viaggiatore che acquisti un biglietto aereo e che contiene tutti i dettagli, anche personali, del viaggio. A tali dati avranno accesso i servizi di intelligence di tutta Europa al fine di prevenire e combattere il terrorismo.
Si spera però che tale politica di sicurezza non vada a comprimere ulteriormente le libertà dei viaggiatori all’interno dell’Unione Europea.