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Scopri quali sono le migliori isole greche e come raggiungerle

Le isole della Grecia possiedono un’aura mitica, fatta di piccole case a tinte pastello, persone orgogliose e ospitali, vino dolce e caffè forte. Protagonista è il mare, che lascia correre lo sguardo all’infinito, verso tramonti colorati, con cui è possibile riscoprire il piacere del silenzio. Godiamoci tutto questo immergendoci, seppure virtualmente, nel fantastico mondo delle migliori isole della Grecia.

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Isole Greche: Informazioni Generali

Le isole greche sono più di 2000, di cui solo 200 sono abitate e si estendono per circa 25.000 chilometri quadrati, quasi un quinto del territorio nazionale. Gli abitanti della Grecia sono circa 10.000.000 di cui 1.300.000 sono distribuiti nei diversi arcipelaghi delle isole Ionie, Argosaroniche, Cicladi, isole dell’Egeo nord-orientale, Dodecaneso e Sporadi. Le isole più grandi sono Creta, Eubea, Lesbo e Rodi.

La Grecia fa parte dell’Unione Europea dal 1981 e ha aderito al Trattato di Schengen dal 1° Gennaio 2000. Non esistono quindi più barriere doganali con gli stati europei (tra cui l’Italia) che hanno firmato il trattato, ma per entrare in Grecia è necessario avere con se la carta d’identità o il passaporto validi.

migliori isole greche
migliori isole greche

Isole greche: Come raggiungerle?

L’aereo è sicuramente il mezzo più veloce per raggiungere le isole Greche. I voli di linea fanno scalo ad Atene e partono da Milano, Roma, Bari, Napoli e Venezia. I voli charter partono da Milano, Roma, Verona, Torino, Napoli e Catania e collegano l’Italia con le isole dotate di aeroporto da cui si può ripartire per raggiungere le isole minori con i traghetti e gli aliscafi. Nel periodo estivo (da giugno a settembre) sono programmati e gestiti esclusivamente dagli operatori turistici (solitamente abbinati al soggiorno).

Le isole dotate di un aerostazione sono Astypàlea, Cefalonia, Citera, Chìos, Corfù, Kalyimnos, Kàrpatos, Kàssos, Kastellòrizo, Kos, Ikaria, Leucade, Léros, Lésvos, Lìmnos, Mìlos, Mykonos, Nàxos, Pàros, Rodi, Sàmos, Cantorini, Skìatos, Skyros, Syros, Tìlos, Zante. Creta ha quattro aeroporti: Iraklio, Sitia, Réthymno e Chanià. Nel 2001 è stato inaugurato l’Athens International Airport Eleftherios Venizelos a Spata, 25 chilometri da Atene.

L’Aeroporto è collegato con Atene centro, Stazione Metro Ethniki Amyna, Porto di Pireo tramite servizio diretto in navetta 24 ore su 24 e con il porto di Rafina. Le città continentali di Kavàla e Alexandroupoli, raggiungibili da Atene con l’aereo, sono i porti migliori per raggiungere Thassos e Samotracia.

isole grecia come arrivare
Nave per le isole greche

Dall’Italia per mare si raggiungono direttamente solo le isole Ionie. Per raggiungere le altre isole bisogna fare scalo a Patrasso o a Igoumenìsta. I traghetti e gli aliscafi dall’Italia per la Grecia partono da Venezia, Trieste, Ancona, Bari e Brindisi. I traghetti diretti a Patrasso di solito fanno tappa a Corfù. Da queste due città si deve raggiungere il porto del Pireo ad Atene oppure, se si intende andare nelle isole Sporadi e Lìmnos, si deve raggiungere Vòlos e Rafina. Da Patrasso e Igoumenìsta si può raggiungere Atene con i pullman. Da Patrasso impiegherete tre ore, mentre da Igoumenìsta dalle otto alle undici ore. Una volta arrivati ad Atene, potrete raggiungere il Pireo con la metropolitana. Oppure recarvi a Vòlos e Rafina con i pullman.

Isole greche del nord egeo

Le isole della grecia situate nel nord-est Egeo sono praticamente di fronte alla Turchia e alle coste della Tracia.
Le isole di Lesvos, Samos, Chios, Limnos, e Ikaria sono molto grandi; non mancano però le isolette minori come Agios Efstratios, Psara e il gruppo delle isole di Fourni.

Le isole di questa parte di mar Egeo sono meno battute dal turismo di massa rispetto alle Cicladi o alle isole del Dodecanneso, ma la loro bellezza non è certo minore.

Isola di Samotracia

Samotracia è l’isola più a nord della Grecia. Dista una quarantina di chilometri dalla Tracia ed è l’isola con le cime più alte dell’Egeo. É ricca di vegetazione e di corsi d’acqua e, nella parte meridionale, presenta zone fertili e coltivate. Ha un fascino inquieto dato dalle alte scogliere e dal mare scuro che le bagna.

È ricca di bellezze naturali e di resti archeologici importanti. Il Santuario dei Grandi Dei a Paleopolis è uno dei più importanti, con le imponenti mura del VI secolo a.C. e, nella parte nord, le rovine del palazzo dove si celebravano i riti d’iniziazione di un misterioso culto orientale, quello dei Cabri, divinità legate alla fertilità e al mare. Il Museo Archeologico di Paleopolis, raccoglie, fra i vari reperti archeologici, anche una copia della famosa statua di Nike il cui originale è conservato al Louvre di Parigi.

samotracia statua nike
Statua di Nike

Le spiagge sono numerose, alcune molto belle, sono in gran parte di sassolini scuri e pietre levigate di mille colori. L’interno è popolato in prevalenza da capre e offre molti itinerari escursionistici interessanti. Una delle mete di queste passeggiate è Gria Vathra, raggiungibile a piedi dopo una lunga camminata, dove si formano le impressionanti cascate del fiume Fonia.

Il capoluogo dell’isola è situato all’interno, dista appena sei chilometri dal porto. L’architettura delle sue case si discosta de quella delle altre isole con le facciate con pietre a vista e tetti rossi tipici delle regioni settentrionali. In tutta l’isola ci sono due o tre taxi, tre piccoli alberghi, e alcune case con camere in affitto.

Isola di Limnos

isola limnos
Isola Limnos

Limnos è un’isola vulcanica, è il luogo ideale per chi cerca il relax e la tranquillità, ma non vuol rinunciare alle belle spiagge e ai percorsi archeologici. Da non perdere Poliochni, la più antica zona neolitica dell’Egeo, i cui reperti sono conservati nel museo archeologico di Myrinas, il capoluogo dell’isola. Altri luoghi d’importanza storica sono Ifestia, il santuario di Kavirou e molti castelli bizantini.

Isola di Agios Efstratios

Agios Efstratios
Agios Efstratios

Tra l’isola di Limnos, di Lesbo e di Siros, troviamo la piccolissima isola di Agios Efstratios che anni fa era un luogo d’esilio. Oggi ha 300 abitanti e un unico centro abitato. Le sue spiagge sono notevoli. É vietata la circolazione di automobili, scooter o moto, infatti la maggior parte delle spiagge si raggiungono prevalentemente in barca.

Isola di Lesbo

Isola Lesbo
Isola Lesbo – paesaggio

Lesbo è la terza isola greca in grandezza. Famosa per essere l’isola su cui ha vissuto la poetessa Saffo. É un’isola montagnosa con una costa frastagliata che alterna calette sabbiose e scogliere a strapiombo su un mare limpidissimo. Il capoluogo, Mytilini, è dominato da un antico castello bizantino. C’è un teatro classico ben conservato.

Il museo archeologico è ricco di testimonianze dell’età bizantina. Nella parte nord occidentale dell’isola, superata una serie di villaggi costieri interessanti, c’è Mantamados, un paesino costruito interamente in pietra che vale la pena visitare. Nella parte più occidentale dell’isola si trova Sigri, un paesino di pescatori dominato da una fortezza. Non molto distante da Sigri, c’è la famosa foresta pietrificata, risalente a circa 20 milioni di anni fa. Le spiagge più belle sono sulla costa meridionale. Data la sua origine vulcanica, le stazioni termali sono numerose.

Isola di Chios

isola chios
Spiaggia isola di Chios

Chios è la quinta isola per grandezza della Grecia. Il nome greco è Myrovolou che significa fragranza e deriva dal profumo che proviene dai bellissimi orti e dal lentisco diffuso nella parte nord dell’isola. Chios potrebbe essere l’isola su cui è nato Omero. É un’isola ricca di bellezze naturali e di testimonianze del passato. Le spiagge sono molto belle. L’architettura è particolarmente interessante con le bellissime case signorili e i paesini medioevali costruiti in pietra locale. Da non perdere i paesini di Armonia, Pirgi, Mesta e Limenas.

Isola di Samos

isola samos
isola Samos

Samos è l’isola più a est dell’Egeo. É famosa per il suo vino, un moscato dolce che si trova solo lì. Qui sono nati molti filosofi e matematici, tra cui Pitagora ed Epicuro. É un’isola molto verde, ricca di siti archeologici e di belle spiagge. Il capoluogo, Samos o Vathi, una delle più belle città della Grecia insulare, è caratterizzato da palazzi di stampo neoclassici dai vivaci colori pastello. Il Museo Archeologico raccoglie i resti del Tempio di Hera e il famoso Kouros di Samo. Non molto distante da Vathi c’è Pithagorio, un piccolo villaggio costruito sulle antiche rovine della città. L’area è ricca di rovine archeologiche interessanti come l’antico teatro e le mura di Policrate. Poco distante da Pithagorio c’è il sito archeologico di Heraion, dove si trovano le rovine del empio dedicato a Hera. Le spiagge sono molto belle e facilmente raggiungibili. Da non perdere i paesini di Karlovassi e Marathokambos.

Le isole Fourni

isole fourni
isole Fourni

Fra l’isola di Samos e l’isola di Ikaria si trova il gruppo delle isole di Fourni (Fourni, Thimena, Agios Minas), che sono abitate soprattutto da pescatori e marinari. Nelle isole di Thimena e Agios Minas non circolano le automobili e tutti gli spostamenti si effettuano a piedi. Le spiagge sono belle, alcune molto isolate.

Isola di Ikaria

Isola di Ikaria
Isola di Ikaria

A sudovest di Samo troviamo Ikaria. A sud l’isola è montuosa, caratterizzata a sud da rupi scoscese e numerosi torrenti, ricca di percorsi ideali per chi ama il trekking. A nord il paesaggio si fa dolce e collinare, dominato dalle vigne. Il capoluogo dell’isola è Aghios Kìrykos. Ikaria prende il nome dal personaggio mitico Icaro. É famosa fin dall’antichità per le sue terme nella località Therma e per il suo vino. Tra le testimonianze architettoniche del passato, da non perdere la torre rotonda a Faro, le rovine dell’antica Inoi nel Kambo, i monasteri Monte e Theoktistis e il castello di Nikaria.

Le isole Cicladi

Le Cicladi si trovano nel Mar Egeo a sud-est dell’Attica e dell’Eubea. Sono circa 30 isole disposte a cerchio, che in greco si dice kyklos, da qui il loro nome, intorno all’isola di Delo. Le più importanti sono Amorgos, Andros, Kea, Delos, Mykonos, Milos, Naxos, Páros, Antiparos, Santorini, Syros e Tinos. L’economia è basata principalmente sul turismo e sull’agricoltura. Il clima è secco e le estati sono rinfrescate dal Meltemi, il vento proveniente dal nord che soffia sul mar Egeo da giugno a settembre.

Isola di Delos

isola delos
Repert Isola Delos

Delos, si trova all’incirca nel centro dell’Egeo. L’isola oggi è disabitata e costituisce un museo all’aperto. Nell’antichità era il nodo centrale del trasporto via mare tra Oriente e Occidente.L’isola sacra di Apollo fu il cento culturale e spirituale dell’Egeo e gli scavi effettuati nel 1877 hanno portato alla luce reperti di grande importanza archeologica. Importanti monumenti sono il Santuario di Apollo, il lago, il teatro e la zona di monte Kinthos con importanti reperti archeologici. Non esistono alberghi o camere in affitto per il pernottamento, inoltre è vietato l’alloggio alle imbarcazioni durante la notte.

Isola di Kea

isola kea
isola Kea

Kea, è una delle isole che hanno mantenuto la loro fisionomia quasi inalterata, nonostante l’avvento del turismo di massa. É ricca di bellezze naturali e monumenti archeologici. Le spiagge sabbiose sono quasi tutte facilmente raggiungibili. Il capoluogo, Keas Ioulis, è situato su di una collina a quasi sei chilometri dal porto dell’isola, Korrissia. L’isola è prevalentemente montuosa. Le piccole vallate sono molto fertili e coltivate a vigneti e alberi da frutto. I paesini sono caratterizzati da casette a uno o a due piani con tetti ricoperti di tegole, stradine lastricate in salita, chiesette solitarie, mulini a vento e monasteri, tra cui il più importante è il monastero di Kastriani.

Isola di Milos

isola Milos
montagne dell’isola Milos

Reperti dei primi anni cristiani, spiagge pulite e numerose grotte marine sono le principali attrattive dell’isola di Milos. Le catene di montagne si susseguono l’una all’altra, con versanti scoscesi interrotti da gole e fossati. Grotte marine e terrestri contribuiscono a rendere il paesaggio a tratti lunare. Vallate con ulivi, fichi, aranci, limoni, vigneti e abbondanti corsi d’acqua in contrasto con l’austerità del paesaggio. Montagne scoscese e che scendono dolcemente verso il mare oppure a picco con bellissime scogliere. Vallate che si protendono in spiagge sabbiose.

Isola di Andros

isola andros
isola Andros

Andros è stata scelta come residenza estiva da numerose famiglie di armatori greci e esponenti dell’aristocrazia ateniese per il suo aspetto solitario e incantevole. La maggior parte delle spiagge più belle è raggiungibile solo via mare.

Isola di Tinos

isola tinos
paesino dell’Isola Tinos

Tinos è attraversata in tutta la sua lunghezza da una unga catena montuosa. Venti splendidi paesini dalla tipica architettura cicladica e numerose spiagge. È conosciuta come l’isola della Madonna, perché ha una chiesa dedicata alla Madonna che ogni ferragosto raduna moltissimi Pellegrini. Da non perdere le rovine archeologiche del Santuario di Poseidona a Kiona e l’Exobourgo con le rovine dell’antico capoluogo dell’isola.

Isola di Mykonos

isola Mykonos
paesino dell’isola Mykonos

Mykonos è sicuramente l’isola più cosmopolita delle Cicladi, nota per essere la più trasgressiva. Durante gli anni ’70 divenne la meta preferita degli hippy, i naturisti e i gay. Oggi l’isola continua la sua tradizione di eccentricità con un turismo prevalentemente giovane e festaiolo. Nonostante l’intensa vita mondana, Mykonos non ha perso fascino e bellezza: i paesini sembrano disegnati; case bianchissime con tetti dipinti di azzurro e viuzze che si inerpicano tra le abitazioni. Le spiagge sono molto belle e, nonostante durante l’alta stagione siano spesso affollate, è ancora possibile trovarne di solitarie e isolate.

Le isole Ionie

Le isole Ionie, sono chiamate dai greci Eptanissa, poiché si tratta di sette isole e si trovano di fronte alla costa dell’Epiro, della Grecia centrale e del Peloponneso.

Isola di Corfu

isola Mykonos
isola Corfu

Corfu è l’isola più conosciuta dell’arcipelago. É un’isola grande (600 chilometri quadrati), molto verde e ricca di testimonianze del passato. Nel corso della storia Corfu è stata bizantina, genovese, veneziana, angioina, turca, francese e inglese. Il capoluogo, che ha lo stesso nome dell’isola, è caratterizzato da viuzze che ricordano i carruggi genovesi, le piazze sono simili a quelle venete e nei caffè si respira un’aria quasi parigina. Le spiagge sono molto belle e il mare è limpido e cristallino. Le numerose baie sono arricchite da una vegetazione molto ricca che arriva fino al mare.

Isola di Paxos

isola paxos
Isola Paxos

Un piccolo mondo fantastico è l’isola di Paxos, di appena 25 chilometri quadrati, la più piccola delle isole principali dell’arcipelago. Un rifugio ricoperto di ulivi e boschi, l’ideale per chi desidera abbandonarsi al relax e alla natura. Il paesino di Gaios, il vecchio mulino a vento, la fortezza veneziana e la grotta marina di Ypapanti, sono le attrattive principali dell’isola.

Isola di Leucade

Isola Leucade
Isola Leucade

Leucade è conosciuta per le sue belle spiagge sabbiose. Il capoluogo, che ha lo stesso nome dell’isola, è famoso per case in legno colorato che lo caratterizzano. Le testimonianze del passato non sono numerose perché distrutte da numerosi terremoti. Si possono fare bellissime camminate attraverso una vegetazione rigogliosa, raggiungendo diversi punti di interesse, come le rovine della città preistorica e le tombe circolari.
L’isolotto di Skorpios , famosa per essere stata il teatro dove Onassis e Jacqueline Bisset passarono la loro luna di miele, è proprio di fronte a Leucade.

Isola di Itaca

Isola di Itaca
Isola di Itaca

Poco più a sud di Leucade è Itaca, terra natale di Ulisse, secondo l’Odissea di Omero. Nonostante sia un’isola piccola e montuosa, le sue baie incantevoli la rendono un piccolo paradiso terrestre. La costa occidentale dell’isola, scoscesa e quasi nuda, crea un contrasto con la costa verdeggiante della parte orientale, che scende dolcemente verso il mare. I paesini di pescatori sono molto carini e mantengono una certa genuinità.

Isola di Cefalonia

Isola Cefalonia
Isola Cefalonia

Di fronte a Itaca c’è Cefalonia, la più grande delle isole dello Ionio. Famosa per le sue spiagge e per la sua natura lussureggiante. Anche qui, come a Leucade, le testimonianze architettoniche della storia dell’isola sono andate distrutte da diversi terremoti. Il capoluogo è Argostoli, con le sue famose katavothres (canali sotterranei naturali) dove l’acqua del mare penetra per riapparire nelle ferite della terra creando un raro fenomeno geologico. Da non perdere il lago di Melissani, un’abissale grotta lacustre unica nel suo genere, dove i raggi del sole affondano perpendicolarmente nelle acque limpide creando giochi di luce e di colori seducenti.

Isola di Zante

Isola Zante
Tartaruga di Zante

L’isola più meridionale dello Ionio è Zante (Zacinto). Famosa per aver dato i natali a Ugo Foscolo che le dedicò il famoso sonetto A Zacinto. Anche a Zante la vegetazione è rigogliosa. Le spiagge sono numerose e sabbiose, il mare limpido e tranquillo. Zante è un vero santuario per le tartarughe di mare della specie Caretta caretta. Quella di Zacinto è un’area protetta già dal 1990, ma, per garantire la conservazione dell’habitat naturale di questa razza in via di estinzione, nel 1994 il WWF greco ha acquistato 320 mila metri quadrati della spiaggia di Sekania per tutelare l’ambiente in cui le tartarughe marine nidificano e si riproducono. Alcuni insediamenti abusivi e lo sviluppo del turismo rischiavano però di vanificare tutti gli sforzi.

Isola di Citera

isola citera
Isola Citera

Infine Citera il cui isolamento oggi è il principale motivo del suo fascino. Ma non è sempre stato così. Un tempo, prima che aprissero l’istmo di Corinto, quando ancora le navi facevano il giro del Peloponneso per raggiungere l’Egeo dallo Ionio, Citera era un passaggio obbligato e punto strategico importante.

Questo le garantì una certa prosperità. Secondo la mitologia classica è l’isola su cui nacque Afrodite, dea della bellezza e dell’amore. La sua posizione la rende un po’ scomoda da raggiungere, per questo il turismo di massa non l’ha intaccata. Citera, la verdeggiante isola all’estremo sud est del Peloponneso, contornata da spiagge estese e da acque trasparenti, offre un entroterra suggestivo ricco di borghi tradizionali, castelli, monasteri e chiese.

Le isole Cicladi

Isola di Syros

isola syros
Isola Syros

Syros è il centro amministrativo, commerciale e culturale delle Cicladi. Conta ben 20.000 abitanti, di cui più della metà vive nel capoluogo. È un’isola molto sviluppata turisticamente. Il capoluogo, Ermoupoli, è incantevole con le sue case neoclassiche, le palazzine signorili e le ampie piazze. È stato il porto della Grecia più importante prima che il Pireo si sviluppasse. La parte medievale della città, Ano Sýra, è collegata a Ermoupoli da una lunga scalinata in pietra. È l’isola con la comunità di cristiani cattolici più numerosa. Le spiagge sono numerose.

Isola di Paros

isola paros
Isola Paros

La famosissima Venere di Milo, come anche L’Hermes di Prassitele e molte altre statue classiche sono state scolpite con il marmo proveniente dalle cave dell’isola di Páros. É un’isola collinosa dominata al centro dal monte Profitis Ilias. Le colline sono punteggiate da villaggi rurali che vale la pena visitare. Esistito molti luoghi di interresse archeologico come l’Asklipiio e il Dilio. Monumenti importanti sono il Kastro (castello) nella capitale Parikia e la Panagia i Ekatontapyliani uno dei più importanti monumenti bizantini in Grecia. Non dimenticate di visitare Naoussa, località turistica dell’isola sviluppata soprattutto negli ultimi anni. Le spiagge sono di sabbia dorata, bagnate da un mare turchino e pulitissimo.

Isola di Antiparos

isola antiparos
Grotta Isola Antiparos

Di fronte alle spiagge dorate troviamo la bellezza naturale di un’altra piccola isola, Antiparos, famosa per la splendida grotta adorna di stalattiti nella collina di Aghios Ioannis. L’isola è collinosa. Dispone di belle spiagge con un mare pulito. Nel capoluogo, porto e unico paesino dell’isola, ci sono i resti di un castello medievale.

Isola di Naxos

Isola Naxos

La più grande e fertile delle isole delle Cicladi è Naxos. Prevalentemente pianeggiante, caratterizzata da vallate fertili, sorgenti, paesini pittoreschi, chiese bizantine, monasteri e torri medievali. Ampie spiagge di sabbia dorata decorate da scogli che emergono dalle acque azzurrissime. Il suo vino è il migliore delle Cicladi. Non mancano di certo le testimonianze archeologiche, come l’Antica Città, Portara all’isoletta Palatia e i Kouros (enormi statue incompiute risalenti al VII secolo a.C.) a Mélanes e Apóllonas. Il Capoluogo dell’isola, Naxos, è una bella città con vecchie case di pietra.

Isola di Amorgos

Monastero Amorgos
Monastero di Amorgos

Amorgós è l’isola più orientale delle Cicladi, subito dopo di lei comincia il Dodecanneso. Impervia e spettacolare. La sua attrattiva principale, oltre alle spiagge che anche qui sono bellissime, è il Monastero di Panayia Chozoviótissa, un monastero bizantino che appare come un eremo fortificato ricavato in un anfratto del monte Profìtis Hìas.

Isola di Santorini

isola santorini
Isola Santorini

Santorini è una delle isole più famose delle Cicladi. Conosciuta per la sua vita notturna durante i mesi estivi, è caratterizzata dalla presenza dell’imponente vulcano che rende il paesaggio molto teatrale e emozionante. Durante l’estate brulica di turisti, ma in primavera e autunno l’isola è perfetta per chi cerca paesaggi dalla bellezza ancestrale. Anche i paesini ricominciano a respirare e i gatti tornano a popolare le strade e i cortili. Le spiagge sono di ciottoli neri e contrastano con il mare turchino regalando sfumature meravigliose. Il capoluogo, Fira, è molto bello con i suoi vicoli che si inerpicano tra le cassette bianche. L’antico villaggio di Ia è delizioso.

Isola di Rodi

isola rodi
Isola Rodi

È una grande emozione vedere Rodi quando ci si avvicina dal mare. La città medievale si innalza dal porto e verso l’interno si scorgono le cupole e i minareti delle moschee. L’aliscafo entra nel porto passando in mezzo alle due colonne sulle quali si sarebbe eretto, intorno al 300 a.C., il Colosso di Rodi. Adesso si erge su una delle colonne una cerbiatta in bronzo, l’altra colonna è in restauro.

La città vecchia si trova a sud dei quartieri più moderni. Gran parte del nucleo originario, compresa la cinta di mura, è stato edificato dai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme agli inizi del XIV secolo. I cavalieri di Rodi costituirono un vero e proprio stato autonomo e per oltre due secoli esercitarono una fondamentale influenza negli equilibri politici dell’area mediterranea orientale. Nel 1522 con l’invasione dell’isola da parte dei turchi ottomani di Solimano I dovettero fuggire e riparare a Malta.

La città medievale di Rodi, una delle meglio conservate di tutta Europa, è circondata da mura fortificate ed è composta da due parti distinte: a nord il Collachium, ovvero la fortezza vera e propria occupata dai cavalieri, a sud il Bourg o Chora, labirinto di vie che costituisce la città vecchia, la zona dove risiedeva la popolazione composta da greci, turchi ed ebrei. Qui si teneva il mercato, qui ancora oggi si ammirano chiese bizantine, moschee, bagni turchi, palazzi dai forti connotati gotici. Il Collachium, fondato da alcuni mercanti amalfitani nel XI secolo, era in origine niente altro che un ricovero per assistere i pellegrini cristiani che da qui transitavano nel loro lungo viaggio verso la Palestina.

città medioevale rodi
Città medioevale di Rodi

Da non perdere, all’interno dei quattro chilometri di cinta muraria (con tanto di fossato, undici porte e centocinquantuno stemmi), la porta di Ambone, la via dei Cavalieri che dal porto sale fino al palazzo del Gran Maestro, l’imponente palazzo del Gran Maestro con le sue torri (parzialmente distrutto nel 1856 dall’esplosione di una polveriera ma ricostruito dagli italiani nel corso degli anni trenta), l’ospedale dei Cavalieri (oggi trasformato in museo archeologico), l’arsenale, l’ostello delle sette lingue.

La Via dei Cavalieri è indicata sulla mappa con il nome di Ippoton ed è una delle vie medievale meglio conservate del mondo. É stata costruita sull’antica via che portava dall’Acropoli al porto. Durante il XVI secolo fu popolata da Ospedali di diversa nazionalità in cui erano ospitati i Cavalieri di San Giovanni provenienti da tutta Europa.

A seconda del paese di provenienza, le facciate degli Ospedali avevano diversi stili architettonici. A Rodi i cavalieri dimoravano in alloggi chiamati Ospedali o Hospitallers e divisi per nazionalità di provenienza: Provenza, Alvernia, Francia, Italia, Aragona, Inghilterra, Alemagna, Castiglia. Particolarmente attenti a stemmi e simboli, all’araldica in generale, i cavalieri parlavano otto lingue diverse (tante erano le provenienze) ma a Rodi vengono adottate come lingue ufficiali il latino e l’italiano.

Partendo dalla parte bassa della Via dei Cavalieri e risalendo verso il Palazzo del Gran Maestro, potrete vedere gli Ospedali rimasti, che ora ospitano banche, consolati e istituti di cultura. Il Palazzo del Gran Maestro delude un po’ rispetto alle aspettative perché quello che vedrete è una ricostruzione del 1930 operata dagli architetti del regime fascista italiano e ornato da mobili antichi e mosaici rubati dall’isola di Kos.

La Moschea di Solimano il Magnifico e il Bagno Turco sono una testimonianza della dominazione turca. I Il Bagno Turco, restaurato nel 2000, è ospitato in una struttura bizantina del VII secolo e offre una sosta davvero rigenerante. Si trova in Platea Arionos, tra una grande moschea e un teatro che ospita spettacoli di danza folcoristiche.

Del quartiere ebraico restano alcune case con iscrizioni in ebraico, la sinagoga e il cimitero. La piazza su cui si affaccia la sinagoga è stata dedicata ai martiri ebrei della seconda guerra mondiale. Se vi inoltrate nelle vie residenziali, troverete ancora case abbandonate e i segni dei saccheggi e degli incendi. Nei dintorni della piazza c’è l’Ospizio di Santa Caterina, costruito nel XIV secolo per ordine dei Cavalieri di San Giovanni. Nel 1997 l’Ospizio ha meritato un premio internazionale per il miglior restauro dell’anno.

Isola di Creta

Iraklion, capoluogo di Creta, è un ottimo punto di partenza per visitare il palazzo di Knossos. Il suo Museo Archeologico espone gli eccezionali reperti della civiltà minoica (2000-1400 a.C.) provenienti dagli scavi effettuati in tutta Creta. Da vedere anche la Loggia Veneziana, la chiesa di Aghios, la Fontana Morosini, la Fontana Bembo, il porto e il Forte Veneziano.

creta palazzo di Knossos
palazzo di Knossos

Knossos è a sei chilometri da Iraklion. É uno dei siti archeologici più famosi al mondo. Venuto alla luce attraverso numerosi scavi a partire dall’inizio del novecento, ha subito pesanti interventi di ristrutturazione in epoca moderna con costruzioni di cemento e riproduzione di affreschi con colori sgargianti.

A dieci chilometri si trova il villaggio di Arhanes con un palazzo minoico ben conservato. A quattro chilometri di distanza la villa minoica di Vathypetro, che sorge isolata in mezzo ai campi.

La strada che corre lungo l’altopiano di Lasithi offre la possibilità di visitare numerosi villaggi. Ad esempio Psihrò, da cui parte un sentiero sassoso da percorrere per raggiunge il Dikteo Antron ossia la caverna ricca di stalattiti e stalagmiti dove, secondo la leggenda, Rea diede alla luce e nascose Zeus affinché non fosse divorato dal padre Crono. La caverna si può visitare dalle 9 alle 19, l’ingresso costa quattro Euro.

Un altro paese da visitare è Kritsa, non molto distante dal centro turistico di Ayios Nikolaos dove, nella chiesa bizantina della Panagia Kerà, sono conservati degli affreschi risalenti al XIII secolo, tra i più belli conservati a Creta. A sud-ovest della Panagia Kerà si trova il villaggio di Krustas, famoso per i suoi tessuti artigianali e per quattro chiese bizantine ornate da affreschi del XIV secolo.

villaggio kritsa
Villaggio di Kritsa

Nei pressi di Paleokastro, proseguendo in direzione sud, si giunge al sito archeologico di Kato Zakros dove sorgeva un grande palazzo di epoca minoica. Aghii Deka è un paese costruito sullo stadion della città romana di Gortina (Gortys, orario 9-19), le cui rovine sono letteralmente sparse tra gli uliveti. Tra i monumenti di maggior importanza si possono visitare i resti della basilica di Aghios Titos e l’Odeon dove sono conservate le famose tavole delle Leggi di Gortina.

disco di Festos

Si prosegue per Festos, il secondo in ordine di importanza dei Palazzi minoici dopo quello di Knossos. Il palazzo è situato in splendida posizione su una balconata a metà pendio di una collina ed è più suggestivo di quello di Knossos anche perchè nulla è stato concesso all’apparato scenografico ad uso turistico e gli scavi sono stati condotti con grande rigore scientifico. Qui è stato trovato il famoso disco di Festo conservato al Museo Archeologico di Hiraklion.

Isola di Skopelos

Isola Skopelos

Skopelos è un’incantevole isola delle Sporadi, ricca di oliveti, alberi da frutta, foreste di pini e vigne. Il percorso che dal capoluogo porta a Glossa è molto bello e permette di raggiungere le spiagge più famose come Stafylos, Aghnontas, Milia e importanti siti archeologici: Selinounta, Stafylos, Sentoukia, Asklipio, Panormos, Glossa, Loutraki. Vale la pena di visitare i bellissimi monasteri di Evangelistria, Ayia Barbara, Metamorphosis, Ayios e Taxiarchon. Quest’ultimo si trova sulla cima del monte Polouki, nel sud-est dell’isola, è possibile raggiungerlo solo a piedi, ma il cammino è consigliato solo a chi è allenato.

Il percorso alla scoperta dell’isola si snoda attraverso l’unica strada che collega il capoluogo con Loutraki, dalla parte opposta dell’isola.

Partendo da Skopelos in direzione di Glossa, la prima deviazione è sulla sinistra, verso il villaggio di Stafylos, dove c’è una spiaggia ideale per le famiglie con bambini. É famosa per le taverne dove si possono mangiare degli ottimi piatti di pesce, ma bisogna prenotare fin dal mattino, perché viene servito solo il pesce pescato in giornata. Da vedere l’area archeologica.

skopelos spiaggia
Spiaggia di Skopelos

La seconda tappa è Aghnontas, un villaggio di pescatori che prende il nome da un atleta che prese la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 569 a.C. Il villaggio è ben attrezzato per l’accoglienza turistica perché molto vicino ad alcune tra le più belle spiagge dell’isola e per le sue rovine. Limnonari, per esempio, famosa per la sua sabbia finissima, è raggiungibile con una camminata di 15 minuti partendo da Aghnontas, oppure via mare con un caicco.

La strada poi gira nell’entroterra e attraversa una profumatissima pineta, fino a tornare sulla costa all’altezza di Panormos. Uno dei centri più attrezzati dal punto di vista turistico con numerosi hotel, camere in affitto, taverne e attrezzature sportive.

Riprendendo la strada principale, si sale verso Milia, famosa per avere la spiaggia più bella dell’isola. Per raggiungerla si deve scendere mezzo chilometro per un sentiero che parte dall’unica fermata d’autobus del villaggio.

Riprendendo il percorso verso Glossa, arriverete a Elios, un paese che fu completamente distrutto dal terremoto del 1965, oggi centro turistico. Qui vivono molti locali impegnati nei servizi turistici di questa parte dell’isola, infatti il paese stesso vive completamente di turismo.

Riprendendo la strada principale si arriva a Glossa (glossa=lingua), così chiamata perché vedendola dal mare ricorda la forma di una lingua. É stata miracolosamente salvata dal terremoto. È qui che si possono visitare i resti archeologici meglio conservati delle Sporadi. Le spiagge sono rocciose e difficili da raggiungere, ma non per questo meno belle. La spiaggia più facile da raggiungere è quella nei pressi del monastero di Ayos Ioannis, sulla costa a est di Glossa.

Il percorso alla scoperta di Skopelos si conclude con il porto di Loutraki, ma altre bellissime scoperte possono essere fatte via mare. Per esempio la spiaggia di Glisteri a nord dell’isola, oppure la grotta di Triptiti. Escursioni guidate al Parco Nazionale Marino possono essere un’occasione per vedere le foche monache, che in questo parco vivono protette. Oppure si possono fare escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo all’interno dell’isola.

Isola di Gavdos

isola gavdos
Spiaggia desertiva di Gavdos

Immaginatevi un paesaggio brullo, dove il sole è spesso il protagonista principale delle giornate e l’ambientazione sembra molto simile a quella del deserto. Benvenuti nell’isola Greca di Gavdos. Si tratta di una località racchiusa tra le coste di Creta e del Nord Africa. Il poeta greco Callimaco la identificava come l’isola abitata da Calipso citata anche nell’Odiessea di Omero. Dobbiamo dire che sul territorio dell’isola di Gavdos, non sono presenti numerose testimonianze storico-artistiche da ammirare ma qualche piccolo gioiello custodito dal passare dei secoli.

Il centro più importante di Gavdos è Kastri, un piccolo agglomerato di case dove il tempo sembra essersi fermato. Il paesaggio circostante saprà regalarvi le migliori bellezze della natura, boschi di pini e cedri del Libano, spiagge incontaminate e belle come perle oppure suggestivi isolotti da raggiungere a piedi oppure in barca.

Nelle giornate di mare calmo, vi invitiamo a raggiungere Punta Patmos o Capo Tripti. Per quanto riguarda le spiagge più belle da vivere, possiamo consigliarvi quelle di Otamos, Agios Ioannis, Pyrgos, Sarakinikos, Tripiti e Korfos. La prima è situata lungo il litorale nord-occidentale ed è caratterizzata da una sabbia fine di colore rosso, per raggiungerla bisogna avere una barca. La spiaggia di Agios si trova vicino ad un piccolo villaggio dove troverete un paesaggio roccioso e affascinante, modellato dal vento nel corso dei secoli. Chi cerca un’isola più civilizzata deve raggiungere quella di Sarakinikos.

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