
In caso di negato imbarco Tarom (Romanian Air Transport) causa Covid-19, il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto aereo. Tale tutela, è prevista dal , e prevede, in caso di negato imbarco, il rimborso del biglietto aereo, mentre, in caso di cancellazione volo, prevede anche il risarcimento (compensazione pecuniaria).
Ovviamente, oltre alle norme che regolano la tutela del passeggero, a causa della diffusione del virus, per viaggiare bisogna anche fare i conti con le regole d’ingresso dei vari Paesi della C.E. Quindi, fatta questa introduzione, cerchiamo di capire, a seconda dei casi, quando e come è possibile richiedere il rimborso del biglietto aereo, e quando invece si ha diritto anche al risarcimento.
Negato imbarco Tarom (Romanian Air Transport) causa Covid-19: Rimborso o risarcimento?
Le condizioni necessarie per ottenere il risarcimento, prevedono che il tuo volo sia stato cancellato senza un preavviso di 14 giorni, o che le colpe della cancellazione siano imputabili alla compagnia aerea. Nell’eventualità di un volo cancellato, il risarcimento sarà calcolato in base ai chilometri che il tuo aereo doveva percorrere per raggiungere la tua destinazione. Di seguito, vi riportiamo i risarcimenti previsti in base alle fasce chilometriche:
- Meno di 1500 km, il risarcimento ammonterà a 250 euro;
- Distanza compresa tra 1500-3500 kmsarà di 400 euro;
- Distanza maggiore di 3500 km si potrà richiedere un risarcimento pari a 600 euro.
Invece, nel caso si tratti di negato imbarco Tarom (Romanian Air Transport) causa Covid-19, hai diritto solo al rimborso del biglietto aereo. Infatti, il negato imbarco causa Covid-19, viene disciplinato al pari dell’impossibilità a viaggiare per motivi di salute. Ovvero, la ratio legis (il principio giuridico) che regola questa casistica, prevede la tutela del passeggero, riconoscendo il rimborso del biglietto aereo, nel momento in cui si verifichi un fatto imprevisto ed imprevedibile, che causa al passeggero l’impossibilità a viaggiare (impossibilità sopravvenuta).
Regole d’ingresso in Romania causa Covid-19
L’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica romeno, ha inserito l’Italia nella lista dei Paesi a rischio (“zona gialla”) http://www.cnscbt.ro/index.php/liste-zone-afectate-covid-19).
Di conseguenza, a decorrere dal 4 gennaio 2021 chi intenda fare ingresso in Romania venendo dal nostro Paese deve sottoporsi ad un periodo di isolamento di 14 giorni, riducibile a 10 se il viaggiatore non presenta sintomi e l’ottavo giorno dall’ingresso si sottopone a un test il cui risultato è negativo. Sono esenti dall’obbligo di isolamento alcune categorie, elencate nella sezione sanitaria di questa scheda. Inoltre, a partire dalle 00.00 del 12 febbraio 2021 entra in vigore una nuova normativa sugli ingressi in Romania. Chiunque entri in Romania da una zona a rischio, con esclusione del Regno Unito cui si applicano ulteriori restrizioni, dovrà presentare un test per il SARS Cov-2-RT-PCR (con risultato negativo) effettuato entro le 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese.
Sono esentate dall’obbligo alcune categorie di viaggiatori, elencate nella sezione sanitaria di questa scheda. Le persone che dovessero sviluppare sintomi da contagio devono comunque contattare il numero unico di emergenza 112; il personale medico farà una valutazione clinica e raccoglierà prove biologiche per l’effettuazione del test.
Lo stato di allerta è prolungato per ulteriori 30 giorni a partire dal 14 marzo 2021.