
In caso di negato imbarco Wizz Air causa Covid-19, il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto aereo. Tale tutela, è prevista dal Regolamento Europeo 261/2004, e prevede, in caso di negato imbarco, il rimborso del biglietto aereo, mentre, in caso di cancellazione volo, prevede anche il risarcimento (compensazione pecuniaria).
Ovviamente, oltre alle norme che regolano la tutela del passeggero, a causa della diffusione del virus, per viaggiare bisogna anche fare i conti con le regole d’ingresso dei vari Paesi della C.E. Quindi, fatta questa introduzione, cerchiamo di capire, a seconda dei casi, quando e come è possibile richiedere il rimborso del biglietto aereo, e quando invece si ha diritto anche al risarcimento.
Negato imbarco Wizz Air causa Covid-19: Rimborso o risarcimento?
Le condizioni necessarie per ottenere il risarcimento, prevedono che il tuo volo sia stato cancellato senza un preavviso di 14 giorni, o che le colpe della cancellazione siano imputabili alla compagnia aerea. Nell’eventualità di un volo cancellato, il risarcimento sarà calcolato in base ai chilometri che il tuo aereo doveva percorrere per raggiungere la tua destinazione. Di seguito, vi riportiamo i risarcimenti previsti in base alle fasce chilometriche:
- Meno di 1500 km, il risarcimento ammonterà a 250 euro;
- Distanza compresa tra 1500-3500 km sarà di 400 euro;
- Distanza maggiore di 3500 kmsi potrà richiedere un risarcimento pari a 600 euro.
Invece, nel caso si tratti di negato imbarco causa Covid-19, hai diritto solo al rimborso del biglietto aereo. Infatti, il negato imbarco causa Covid-19, viene disciplinato al pari dell’impossibilità a viaggiare per motivi di salute. Ovvero, la ratio legis (il principio giuridico) che regola questa casistica, prevede la tutela del passeggero, riconoscendo il rimborso del biglietto aereo, nel momento in cui si verifichi un fatto imprevisto ed imprevedibile, che causa al passeggero l’impossibilità a viaggiare (impossibilità sopravvenuta).
Regole d’ingresso in Ungheria causa Covid 19
L’Ungheria, mantiene la chiusura delle frontiere agli stranieri. I collegamenti aerei con l’Italia, già da tempo ridottissimi, sono stati sospesi, limitatissime opzioni attraverso scali della Lufthansa in Germania e di KLM ad Amsterdam o collegamenti diretti da Vienna. Si raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento per informazioni sullo stato del proprio volo.
I cittadini ungheresi che tornano in patria saranno soggetti ad auto-isolamento obbligatorio, salva la possibilità di effettuare 2 test PCR con risultato negativo.
Tra le eccezioni previste per l’ingresso degli stranieri:
- viaggi d’affari di chi abbia società registrate in Ungheria;
- cittadini stranieri residenti nelle zone di confine per motivi di lavoro;
- mero transito lungo i corridoi umanitari autostradali ( http://www.police.hu/en/content/humanitarian-corridor ).