
Se traducessimo letteralmente la parola overbooking, la traduzione fedele in italiano sarebbe “sovraprenotazione”. In pratica si tratta di una procedura non proprio ortodossa, ma consentita, grazie alla quale gli operatori di volo evitano di partire con aeromobili con posti vacanti, ottimizzando così le spese e limitando le perdite. Ovvero, la compagnia aerea, vende più biglietti dei posti che realmente dispone l’aereo.
Ad esempio, se l’aereo della Brussels Airlines dispone di 100 posti, vengono venduti 120 biglietti, con la “speranza” che i 20 potenziali clienti extra non si presentino per motivi personali. Così, a fronte dei soli 100 posti disponibili, la compagnia aerea belga, in questo caso, ha venduto 20 biglietti in più rispetto alla sua reale disponibilità di posti. Quindi, per lo stesso volo, invece di guadagnare solo per i posti venduti in rapporto a quelli disponibili sull’aereo, vi è un extra guadagno che in teoria non dovrebbe esserci.
Per contro, se si dovessero presentare tutti i 120 clienti potenziali che hanno acquistato i biglietti, ecco che si verificano 20 casi di overbooking.
Brussels Airlines: Come provare ad evitare l’overbooking?
Diciamo che, la Brussels Airlines, così come tutte le altre compagnie aeree, prima di lasciare a terra dei clienti, cercano di effettuare una sorta di screening preventivo del potenziale passeggero che diventerà “la vittima prescelta” da lasciare a terra. Ovvero, cercano sempre di individuare ed escludere dall’overbooking, tutti coloro i quali potrebbero subire il disagio psicofisico maggiore causato dallo stress dell’overbooking.
Comunque, diciamo che, per ridurre quanto più possibile il rischio di vedersi negare l’imbarco in aereo a causa dell’overbooking, ci possono essere alcuni piccoli accorgimenti da prendere. Ad esempio, nel caso in cui voi abbiate aderito a programmi fedeltà della compagnia aerea come il Frequent Flyer, vuol dire che voi siete un cliente abituale di quella compagnia. Di conseguenza, prima di negare l’imbarco ad un cliente abituale per overbooking, ci pensano due volte.
Un’altra pratica che vi consigliamo di adottare è quella del check in on-line. Infatti, a differenza di chi sceglie di fare il check in direttamente in aeroporto poco prima della partenza, colui che effettua le operazioni di check in online tramite sito web o applicazione, vanta una sorta di priorità cronologica, che in caso di overbooking gli potrebbe essere d’aiuto.
In aggiunta, un fattore che potrebbe salvarvi da un eventuale negato imbarco, si potrebbe verificare nel caso in cui con voi viaggi anche un disabile o un bambino. In tal caso, siccome queste categorie di persone necessitano di assistenza perché non sono autonomi, molto difficilmente sarete lasciate a terra.
Brussels Airlines: Ho diritto ad un risarcimento per overbooking?
Nel caso doveste subire un negato imbarco da overbooking, sappiate che siete sempre tutelati dal Regolamento C.E. 261/2004. Tale tutela, vi consente di essere risarciti nei seguenti modi:
- 250 euro per passeggero per tratte aeree pari o inferiori a 1500 km. Se il passeggero effettua il trasferimento su un volo che arriva a destinazione meno di 2 ore dopo l’orario di arrivo originariamente previsto, questo importo viene ridotto a 125 euro;
- 400 euro per cliente in caso di tratte aeree comprese tra 1.500 e 3.500 km. Se il passeggero effettua il trasferimento su un volo che arriva a destinazione meno di 3 ore dopo l’orario di arrivo originariamente previsto, questo viene ridotto a 200 euro;
- 600 euro per passeggero in presenza di tratte aeree pari o superiori a 3.500 km. Se il passeggero effettua il trasferimento su un volo che arriva a destinazione meno di 4 ore dopo l’orario di arrivo originariamente previsto, questo viene ridotto a 300 euro.
Come sono applicate queste tutele per il viaggiatore?
Tali tutele vengono applicate nel modo seguente:
- ai voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto comunitario
- ai voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto comunitario, solo qualora la compagnia aerea sia comunitaria e salvo cha non siano già stati erogati i benefici previsti dalla normativa locale.
Non vengono applicate in questo caso:
- ai voli in partenza da un Paese non comunitario con destinazione un Paese dell’UE operati da compagnie aeree non comunitarie.