Avevi pianificato le vacanze con mesi di anticipo, desideroso di goderti qualche giorno di riposo, ma l’hotel dei tuoi sogni si è rivelato un completo disastro? Hai trovato disservizi e altre incongruenze nella stanza d’albergo, rispetto a quanto promesso al momento della prenotazione? Pensi che la struttura ricettiva ti abbia ingannato, oppure che il servizio non sia stato all’altezza del costo corrisposto? Non ti preoccupare, perché puoi sempre richiedere il rimborso dell’hotel.
Ovviamente puoi anche lasciare una recensione negativa, per condividere con gli altri la tua insoddisfazione, tuttavia se sei sicuro di aver subito un vero e proprio torto puoi recuperare una parte dei soldi spesi. Si tratta di un’operazione prevista dal codice del turismo, un documento ufficiale che regola i servizi turistici, il quale mostra chiaramente quando è possibile chiedere il risarcimento del soggiorno.
Vediamo nel dettaglio come fare per ottenere il rimborso dell’hotel, quale procedura bisogna seguire, a chi rivolgersi per la domanda e quali sono i casi considerati validi dalla legge. Scoprirai che i consumatori sono piuttosto tutelati, ma è fondamentale sapere come muoversi, seguendo passo a passo le indicazioni fornite dalle normative.
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Come ottenere il rimborso dell’hotel
Il modo migliore per richiedere il rimborso, parziale o integrale, del costo dell’hotel è tramite l’invio di un modulo di reclamo, dove inserire i propri dati personali, quelli di eventuali ospiti, gli estremi della prenotazione e infine le condizioni ritenute non idonee rispetto a quanto promesso. È possibile procedere per diverse motivazioni, tra cui uno standard qualitativo della camera o della struttura non adeguato, la falsità della descrizione presentata dall’albergo oppure la presenza di disservizi di vario genere.
Quest’ultimi però devono aver causato un danno immateriale o materiale, che abbia comportato la perdita del soggiorno pianificato o del relax atteso dalle proprie vacanze. Se hai effettuato la prenotazione soltanto presso l’hotel, allora devi mandare la richiesta esclusivamente alla struttura alberghiera, altrimenti la devi inviare anche al sito internet, al portale di ricerca di hotel online o all’agenzia di viaggi che ha fatto da tramite, assumendosi una parte della responsabilità in merito all’hotel proposto.
Per quanto riguarda le tempistiche è fondamentale muoversi velocemente poiché, seppur non siano specificati limiti temporali precisi nel codice del turismo, eventuali ritardi nella presentazione della richiesta potrebbero comportare una diminuzione del risarcimento. Di norma è consigliabile mandare la domanda entro al massimo 10 giorni dalla data del soggiorno, tuttavia prima la invierai meglio sarà, soprattutto se vuoi ottenere un rimborso totale dell’hotel.
Al contrario dopo 12 mesi l’episodio cade in prescrizione, di fatto inficiando ogni possibile richiesta di risarcimento. Fanno eccezione i danni diretti alle persone, causati per esempio da un problema tecnico della struttura, per cui nella maggior parte dei casi il periodo massimo viene esteso fino a 36 mesi. Per valere in una richiesta di rimborso i disservizi devono essere documentati, quindi hai bisogno di procurarti delle prove concrete del danno, come foto, video o dei testimoni.

Vanno tenute perciò tutte le ricevute, le email e i messaggi inviati dalla struttura o dal sito web di prenotazione, le descrizioni della sistemazione, la localizzazione indicata e i servizi offerti al momento dell’acquisto. In questo modo, se dovessi riscontrare delle incongruenze all’arrivo, potrai chiedere uno sconto direttamente ai responsabili dell’hotel, oppure mandare una richiesta di rimborso una volta tornato a casa, consapevole di avere buone chance di riuscire ad ottenere un risarcimento.
Cosa fare in caso di rifiuto di rimborso dell’albergo
Una volta inoltrata la richiesta di risarcimento alla struttura ricettiva, al sito online o al tour operator, quest’ultimi potrebbero rifiutarsi di corrispondere il rimborso, oppure proporre una cifra ritenuta eccessivamente bassa. In questi casi non esiste un’alternativa, infatti è necessario procedere per vie legali, contattando un avvocato e intimando la comparsa dei rappresentanti dell’hotel davanti a un giudice.

Naturalmente si tratta dell’ultimo tentativo, da portare avanti soltanto se il danno è effettivamente comprovabile, evidente e la somma in gioco è abbastanza elevata. In caso contrario è preferibile insistere con l’albergo, portando all’attenzione dell’hotel ulteriori prove del disservizio, facendo notare che qualora la società si dovesse opporre al risarcimento si procederà per vie legali.
Recesso della prenotazione dell’albergo
In alcuni casi il rimborso dell’hotel è dovuto a cause di forza maggiore, come ad esempio una malattia improvvisa di uno degli ospiti, un infortunio grave o problemi di lavoro inaspettati. Il codice del turismo mostra come sia quasi impossibile ottenere un indennizzo in tali situazioni, poiché la disdetta e la mancata fruizione del servizio non sono attribuibili direttamente alla struttura.
Tuttavia è possibile perdere solamente l’anticipo versato, qualora nel contratto sia stato specificato che si tratta di una caparra penitenziaria, altrimenti verrà addebitato l’intero costo del soggiorno, più eventuali danni riscontrati dall’albergo. Ciò può succedere se l’hotel non riesce a rivendere la camera, oppure se deve applicare un costo particolarmente ridotto a causa delle tempistiche molto strette.
Per questo motivo è importante verificare le condizioni della prenotazione al momento della sottoscrizione, valutando il tipo di caparra richiesta, la possibilità di recedere dal servizio e la presenza o meno di commissioni di rivalsa. Spesso basta pagare un piccolo sovrapprezzo per dormire sonni tranquilli, perciò è bene prendere in considerazione tale costo, oppure in caso contrario si rischierà la perdita totale del prezzo dell’albergo.
Come tutelarsi per il rimborso dell’hotel
Oggigiorno molti portali di prenotazioni alberghiere, strutture ricettive e tour operator offrono clausole rescissorie piuttosto flessibili, che permettono di finalizzare l’acquisto delle camere con relativa tranquillità. Diverso è invece il discorso per i mesi di alta stagione, dove le politiche sui rimborsi degli alberghi sono decisamente più severe.
Ciò è dovuto all’elevato valore che tali periodi rappresentano per gli albergatori, perciò è sempre utile valutare la possibilità di attivare un’assicurazione di viaggio. Queste polizze sono abbastanza economiche, versatili e completamente personalizzabili, inoltre possono coprire sia il pernottamento che altri disservizi, legati ad esempio al ritardo del volo, lo smarrimento dei bagagli oppure problemi durante il trasporto.

Gli hotel sono tenuti a considerare le richieste di rimborso, come previsto dal codice del turismo e dalle normative di legge. Tuttavia la sicurezza migliore è prenotare con attenzione le strutture, optare per gli alberghi che offrono condizioni di recesso e risarcimento adeguate, accendendo una polizza assicurativa per i viaggi più costosi.
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