
Vediamo come inoltrare una corretta comunicazione di sopraggiunta impossibilità a viaggiare, e quali sono i diritti del passeggero in questo caso. Nel caso in cui un passeggero è impossibilitato a viaggiare, la procedura da seguire ai fini di una corretta richiesta di rimborso del biglietto è la seguente.
In caso di malattia, comunicare quanto prima l’improvvisa impossibilità a viaggiare alla compagnia aerea di riferimento, corredata di un certificato medico che attesti la sopraggiunta malattia.
In caso di morte di un familiare di primo grado, effettuare la comunicazione di impossibilità a viaggiare, corredata del certificato di morte del parente e dello stato di famiglia che certifica l’effettiva parentela di primo grado.
Come comunicare in modo corretto l’impossibilità a viaggiare
Tale comunicazione può essere effettuata nei seguenti modi:
- Comunicazione tramite il form della compagnia aerea sul sito.
- Comunicazione del passeggero tramite mail-pec della compagnia aerea
- Affidare la comunicazione a noi di sosviaggiatore.it
In virtù della nostra esperienza nel settore, non consigliamo di effettuare la comunicazione tramite il modulo di contatto della compagnia. In quanto, può capitare che la compagnia aerea non invii una risposta dell’avvenuta comunicazione, e di conseguenza, il passeggero si ritroverebbe senza un documento ufficiale, che attesti l’avvenuta comunicazione dell’impossibilità a viaggiare.
Diversamente dalla comunicazione tramite il modulo della compagnia, vi consigliamo di effettuare la comunicazione alla compagnia aerea tramite mail-pec. In quanto, la mail-pec è considerata come un documento ufficiale a tutti gli effetti, e soprattutto, cosa molto importante, tramite l’invio della mail-pec, resta traccia della comunicazione effettuata dal passeggero. Se non possedete una mail-pec personale, non c’è problema. Infatti, la mail-pec dalla quale si invia la documentazione non deve essere obbligatoriamente della persona che ha subito l’imprevisto.
Per essere sicuri che la comunicazione dell’impossibilità a viaggiare vada in porto in maniera definitiva ed in tempi brevi, vi consigliamo di affidare tale comunicazione al nostro staff legale, specializzato nell’assistenza dei viaggiatori.
N.B.
Ai fini di agevolare e velocizzare la Vostra richiesta di rimborso, è consigliabile inviarci una copia del vostro biglietto aereo, o e-mail di conferma di prenotazione inviata dalla compagnia, dove si evince anche il costo sostenuto per l’acquisto del/dei biglietto/i aereo.
Per richiedere la nostra assistenza gratuita online, vi basterà cliccare sul pulsante verde che trovate qui sotto, e compilare il modulo di contatto. Dopodiché, sarete ricontattati da un nostro collaboratore per il prosieguo dell’assistenza.
Quali possono essere le opposizioni della compagnia aerea?
Una volta visto come effettuare una corretta comunicazione di impossibilità a viaggiare per motivi di salute, vediamo quali potrebbero essere gli “incidenti di percorso” che potrebbero pregiudicare la corretta lavorazione della richiesta di rimborso da parte del viaggiatore.
Infatti, abbiamo notato, che in caso di annullamento del viaggio per motivi di salute, a volte, le compagnie aeree non rimborsano automaticamente il prezzo integrale del biglietto al viaggiatore. Nel senso che, se il costo complessivo del del biglietto comprende 3 persone, tutte legate tra loro da un vincolo di parentela di primo grado, nella mail di risposta automatica della compagnia, tendono a predisporre il pagamento solo per la persona che ha subito effettivamente il danno, senza estendere la legittima copertura anche ai parenti di primo grado. In questo modo, è come se si rifiutassero di rimborsare i familiari che dovevano viaggiare assieme alla persona che ha subito il reale impedimento.
In alcuni casi, addirittura, adducendo svariate scuse, le compagnie aeree si rifiutano di rimborsare il prezzo del biglietto anche della persona impossibilitata a viaggiare. Infatti, quotidianamente, ci arrivano segnalazioni da parte di viaggiatori esasperati, i quali, di fronte alla loro legittima richiesta di rimborso, si ritrovano di fronte ad una serie di risposte negative, con l’unico scopo di non riconoscere il giusto rimborso al viaggiatore. Ormai, in base alla nostra esperienza, e alle segnalazioni che ci arrivano da parte dei viaggiatori, vi possiamo riportare anche un elenco delle più comuni risposte fornite dalle compagnie aeree, come ad esempio:
- La malattia non è grave!
- Rimborseremo solo le tasse aeroportuali del viaggiatore che non ha potuto viaggiare!
- I familiari non hanno diritto al rimborso
- La comunicazione è arrivata in ritardo
- Le nostre condizioni contrattuali non prevedono il rimborso per motivi di salute
- Le faremo sapere se ha diritto ad un vaucher tra 60 giorni.
Quali sono le tutele giurdiche del viaggiatore?
Quindi, visto e considerato che, quando si parla di impossibilità a viaggiare, si crea sempre una sorta di braccio di ferro tra il viaggiatore e la compagnia, cerchiamo di fare un pò di chiarezza, ragionando sull’argomento in termini di diritto.
Allora, il Codice del Turismo (D.Lgs. 23.5.2011 n. 79), prevede che il consumatore può annullare un viaggio, e avere un rimborso senza pagare alcuna penale, se l’annullamento è dovuto a motivi di salute, che si sono verificati in un modo imprevisto ed imprevedibile. Tra l’altro, cosa molto importante, il rimborso del biglietto aereo, in caso di comprovato impedimento a viaggiare, corredato da un certificato medico, deve essere predisposto anche se il passeggero è sprovvisto di una supplementare stipula di un’assicurazione.
A tal proposito, vi ricordiamo, che i fatti non imputabili alla volontà del consumatore sono i seguenti:
- Improvvisa malattia
- Lutto
Ricapitolando, sia la persona che ha subito il reale impedimento a viaggiare, che i familiari di primo grado che dovevano viaggiare con lui/lei, hanno diritto al rimborso integrale del prezzo del biglietto, purchè dimostrino di essere nello stesso stato di famiglia della persona che ha subito l’impedimento a viaggiare.
Altre volte è possibile avere il rimborso anche per la revoca delle ferie, per esempio quando a causa di un lutto o di una malattia è un nostro collega a doversi assentare e dunque per necessità aziendali siamo costretti a rinunciare a ferie e viaggio.