
Sapevi che le tasse aeroportuali vengono pagate dal passeggero contestualmente all’acquisto del biglietto di volo?
Ma vengono effettivamente versate dalla compagnia di volo all’aeroporto solo in caso di decollo dell’aereo stesso?
Pertanto, anche se la compagnia aerea non ha colpe, il passeggero che non ha potuto usufruire del volo prenotato, ha pienamente diritto al rimborso delle tasse aeroportuali precedentemente già versate.
Le tasse aeroportuali possono essere identificati in codifiche diverse che vengono indicate anche sul biglietto aereo. Di seguito riportiamo il significato delle diverse codifiche delle tasse aeroportuali:
IT: indica i diritti che la compagnia aerea sostiene verso il gestore dei servizi aeroportuali;
VT: indica le spese sostenute dalla compagnia aerea per controlli di sicurezza sui passeggeri bagagli a mano;
EX: indica le spese sostenute dalla compagnia per i controlli di sicurezza per i bagagli in stiva;
FN: indica l’IVA sui diritti aeroportuali;
HB: indica l’addizionale richiesto dalle istituzioni (Comune, Ministeri, etc);
YR: indica la spesa sostenuta per l’acquisto del biglietto che varia a seconda del canale di acquisto;
XT: viene utilizzata per indicare tutte le tasse che non possono essere menzionate direttamente sul biglietto aereo per motivi di spazio;
YQ: questa voce rappresenta l’addizionale Fuel Surcharge (prezzo della pompa gasolio) che viene utilizzata dalle compagnie aeree come ammortamento qualora si dovessero verificare variazioni del prezzo del carburante.
Si specifica che non tutte le tasse aeroportuali sono rimborsabili in quanto esistono particolari condizioni e vincoli da tenere conto se si ha il diritto ad un rimborso delle tasse aeroportuali!
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