La libera circolazione delle merci all’interno dei confini dell’Europa è uno dei capisaldi dell’Unione, tuttavia può capitare di acquistare in viaggio beni che subiscono delle limitazioni. Discorso simile per i paesi Extraeuropei dove non sempre vige un sistema di norme unitario. Ecco quindi una guida che illustra quali sono e soprattutto quali passaggi seguire per non incorrere in brutte sorprese.
Beni soggetti a limitazioni
– sigarette: 800 pezzi; oppure
– sigaretti (sigari di max 3 grammi ciascuno): 400 pezzi oppure
– sigari: 200 pezzi oppure
– tabacco da fumo: 1 kg.
– alcol o bevande alcoliche con gradazione non superiore a 22%: 20 litri
– alcol o bevande alcoliche con gradazione superiore a 22%: 10 litri
– vino: 90 litri (di cui 60 litri spumante);
– birra: 110 litri.
Per questi acquisti l’Iva e le accise sono incluse nei prezzi e non e’ previsto rimborso (se chi acquista e’ cittadino europeo). Ciò anche se si acquista in un punto convenzionato “tax free” oppure se si sta partendo per un Paese extracomunitario.
VIAGGI VERSO UN PAESE EXTRA UE
Per il cittadino europeo che parte per un Paese extracomunitario non è prevista esenzione Iva, nè rimborsi, per le merci acquistate nella comunità. Le norme comunitarie non prevedono nemmeno particolari vincoli (di valore e quantità) per i beni che il viaggiatore porta con sè . Attenzione, però, perchè dei vincoli potrebbero essere posti dal Paese di destinazione. Consigliamo di informarsi prima di partire presso l’ufficio di rappresentanza diplomatica, in modo da non avere sorprese durante il viaggio. Utilissimo il sito del Ministero degli affari esteri, riportato tra i link utili di questa scheda.
Per i soggetti domiciliati o residenti fuori della Comunità europea che tornano al loro Paese, invece, sugli acquisti fatti nella comunità è prevista l’esenzione/rimborso dall’IVA.
Essa è applicabile a condizione che:
– il valore complessivo dei beni superi 154,94 euro;
– i beni siano destinati all’uso personale o familiare;
– i beni vengano trasportati fuori dalla Comunità entro tre mesi dall’acquisto;
– il trasporto avvenga nel bagaglio a seguito del passeggero;
– venga emessa fattura con gli estremi del passaporto del viaggiatore;
– la fattura deve poi essere restituita al venditore vidimata dalla dogana del Paese europeo di uscita (con visto doganale), mostrando la merce;
– la fattura vistata deve essere rispedita al venditore entro quattro mesi dall’acquisto.
E’ difficile ottenere subito, all’atto dell’acquisto, l’esenzione dell’Iva. Il negoziante difficilmente si assume il rischio (del quale deve eventualmente rispondere al proprio Stato) che il cliente non esegua gli adempimenti successivi previsti dalla legge. Di norma quindi applica l’Iva per poi rimborsarla -secondo modalità concordate con il cliente- una volta ricevuta la fattura vidimata dalla dogana.
Il rimborso è condizionato agli adempimenti già detti, in particolare l’uscita della merce dalla Comunità entro tre mesi dall’acquisto e la restituzione -entro quattro mesi- della fattura vistata.
E’ possibile velocizzare le pratiche di rimborso aderendo ad uno dei tanti servizi “tax free”, gestiti da società che -dietro convenzione coi negozi- agiscono in nome e per conto degli stessi occupandosi della raccolta e controllo delle fatture, del rimborso al cliente/turista, e al reinvio delle fatture.
Per accedere ai servizi, e quindi poter agevolmente ottenere il rimborso, all’atto dell’acquisto dev’essere compilato un apposito modulo “tax free” (detto anche “tax free chèque), insieme al quale il negoziante deve consegnare istruzioni operative su come procedere (ogni società ha metodi suoi).
In tutti i casi a questi servizi è normalmente associato il pagamento di un corrispettivo.
I negozi convenzionati con queste società si trovano di solito presso le frontiere o negli aeroporti.
Pur se talvolta questi servizi consentono di non restituire la fattura vistata, è consigliabile provvedere a questo adempimento, prima di uscire dall’UE.
Spedizioni separate
Di norma i beni che il viaggiatore extra-Ce non porta con se’ ma spedisce separatamente sono sottoposti alle normali pratiche di esportazione doganale, con applicazione dell’IVA e del Dazio.
In questi casi si può godere dell’esenzione (o del rimborso) solo affidando la merce ad un vettore aereo con emissione della cosiddetta Lettera di Trasporto Aereo (LTA). Su questa la dogana italiana potrà apporre il visto a condizione che:
– vi sia identità tra la merce descritta sulla LTA e quella indicata sulla fattura rilasciata dal venditore;
– il nominativo del mittente e quello del destinatario dei beni coincidano;
– sulla LTA siano riportati gli estremi del documento di riconoscimento del viaggiatore che risulta indicato anche sulla fattura di vendita.
Esempi di beni interessati all’esenzione: cosmetici, accessori per autoveicoli, apparecchi di telefonia, strumenti musicali, alimentari, giocattoli, computer, oggetti di oreficeria, articoli sportivi, abbigliamento, calzature, piccoli mobili.
VIAGGI DA PAESI EXTRA UE IN ARRIVO NELL’UNIONE EUROPEA
Per i beni che il viaggiatore acquista in un Paese extracomunitario e porta con se’ nella comunità è prevista l’esenzione dall’Iva, dai dazi e dagli oneri doganali, a patto che:
– si tratti di acquisti destinati all’uso personale o familiare, di natura occasionale (compresi anche i regali);
– i beni vengano trasportati nel bagaglio personale;
– il valore complessivo di detti beni non superi 300 Euro per viaggiatore (430 Euro nel caso di viaggio areo o via mare, 150 Euro per i viaggiatori di età inferiore ai 15 anni, indipendentemente dal mezzo utilizzato).
Nel calcolo delle somme di cui sopra NON si tiene conto delle seguenti merci, alle quali e’ applicabile comunque l’esenzione nelle quantità indicate:
– sigarette: 200 pezzi
– sigaretti (sigari di peso massimo pari a 3 gr a pezzo): 100 pezzi
– sigari: 50 pezzi
– tabacco da fumo: 250 grammi
– alcol o bevande alcoliche con gradazione non superiore a 22%: 2 litri
– alcol o bevande alcoliche con gradazione superiore a 22% o alcol etilico non denaturato con gradazione pari o superiore a 80%: 1 litro
– vini tranquilli (non spumanti): 4 litri
– birra: 16 litri.
Note:
– l’esenzione relativa ai beni elencati non è applicabile ai ragazzi di età inferiore a 17 anni;
– possono essere “importate” anche combinazioni dei beni elencati sopra, anche dello stesso tipo, a patto che la somma delle percentuali di ciascun prodotto, calcolate in relazione al quantitativo massimo consentito, non superi il 100%. Esempio: 20 sigarette (il 10% della quantità massima consentita, e 45 sigari (90% della quantità massima consentita) oppure un litro di vermouth (50% della quantità massima consentita) e mezzo litro di cognac (50% della quantità massima consentita).
Le modalità di applicazione dell’esenzione o del rimborso possono cambiare da Paese a Paese, stante le regole generali suddette che valgono per tutta Europa.
E’ comunque consigliabile chiedere sempre la fattura al venditore e farsela vistare alla dogana del Paese di uscita. E’ possibile che gli adempimenti siano simili a quelli previsti in Italia per i cittadini extracomunitari in uscita (vedi sopra), ovvero che debba essere rispedita la fattura vistata al venditore entro un certo tempo. E’ bene informarsi in loco, presso un’agenzia del turismo o direttamente al negozio.
Come per l’Europa, acquistate in negozi o centri commerciali che espongono il cartello “tax free” -posti di solito vicino alla frontiera o negli aeroporti- dà modo di ottenere in tempi brevi -talvolta anche subito- il rimborso dell’IVA, compilando l’apposito modulo.
In tutti i casi in cui l’esenzione non è applicabile, quindi se la spedizione avviene separatamente o se si superano le soglie di valore, l’acquisto è sottoposto alle pratiche doganali, e il viaggiatore e’ tenuto a pagare gli oneri doganali (Iva e dazio) sull’intero valore del bene.
In ogni caso non è applicata l’IVA se il totale delle imposte da esigere è inferiore ai 10 euro. Stessa cosa per il dazio, considerato singolarmente.